Il fine settimana del festival ospiterà lo studioso Andrea Deplano e il Tenore di Orgosolo, Gavino Murgia e il quartetto Bent’e Mari
Un denso fine settimana per il festival Animanera Mediterranea. I tre appuntamenti che chiudono questo primo mese della rassegna saranno dedicati alla scoperta delle radici e della storia, esplorando i legami con altre culture i cui canti e suoni continuano a tramandare memorie imperiture.
Giovedì 27 novembre alla Biblioteca Satta Nuoro, ore 19.00 Andrea Deplano & Tenore Murales Di Orgosolo, un incontro tra tradizione e voce popolare con Andrea Deplano e il Tenore Murales di Orgosolo, in un appuntamento dei “Racconti musicali” dedicato alla memoria e all’identità del canto sardo.
Il progetto nasce dall’esigenza di custodire e reinterpretare la coralità del canto a tenore, dichiarato dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità, restituendolo in una forma viva, dialogica, capace di raccontare il presente attraverso le sonorità del passato.
Il Tenore Murales, tra i più rappresentativi gruppi di Orgosolo, unisce voci potenti e armoniche in un equilibrio raro tra tradizione e sensibilità contemporanea, mentre Deplano, musicista e ricercatore, ne accompagna l’esecuzione con racconti, canti e riflessioni che attraversano le radici più autentiche della cultura barbaricina.
Venerdì 28 novembre, Teatro Eliseo Nuoro, ore 21.00 l’attesissimo progetto di Gavino Murgia – L’arte dei Giganti.
Con “L’Arte dei Giganti”, il sassofonista e compositore sardo Gavino Murgia presenta una nuova produzione che unisce mito, musica e tecnologia, in un viaggio multisensoriale dentro l’anima arcaica e moderna della Sardegna.
L’opera, trae ispirazione dai “Giganti” della cultura e storia sarda, i tanti che misero le radici per suggellare un’identità e un’appartenenza che si discosta dalla narrazione egemonica per lasciare la parola a chi è sempre stato considerato dominato, restituendo dignità, volti, nomi e memoria.
Partendo dall’archeologia e da quello che unisce la Sardegna alle altre civiltà mediterranee, lo spettacolo è in continuo divenire, in un gioco che unisce strumenti digitali, immagini, luce e suoni.
Un’esperienza immersiva in cui musica e immagini dialogano tra loro raccontando l’evoluzione del pensiero creativo e simbolico degli abitanti dell’isola, dal neolitico ad oggi.
Il progetto nasce dall’idea di esplorare e mostrare il DNA artistico della Sardegna, un codice fatto di segni, forma, materiali e visioni custodito nel tempo.
In scena con Murgia ci saranno artisti di spicco come Valerio Mileto (oud), Daniele Di Bonaventura (bandoneon), Marcello Peghin (chitarre) e Ruben Bellavia (percussioni), per uno spettacolo che fa dialogare il patrimonio archeologico sardo con le più moderne tecniche di mapping 3D e realtà aumentata.
Un’esperienza che coniuga ricerca storica e spettacolarità contemporanea, restituendo alla Sardegna il ruolo di crocevia culturale nel cuore del Mediterraneo.
L’ultima serata di novembre sarà quella di sabato 29 all’Auditorium Marchi Nuoro, ore 20.30.
Bent’è Mari è un viaggio sonoro tra mari, lingue e culture, una produzione originale di Medinsard che riunisce quattro grandi voci del Mediterraneo: Elena Ledda (voce, Sardegna), Matteo Leone (voce, corde, percussioni), Marzuk Mejri (voce, fiati, Tunisia) e Roberto Taufic (chitarra, Brasile).
Il progetto attraversa secoli di rotte e incontri, intrecciando melodie sarde, arabe, tabarkine e portoghesi in un dialogo musicale che celebra la diversità come radice comune.
Le sonorità evocative e la pluralità linguistica fanno di Bent’è Mari una riflessione poetica sulla memoria del mare e sul legame che unisce i popoli che lo abitano, restituendo la voce delle isole, dei deserti e delle coste lontane.
Uno spettacolo che invita all’ascolto e alla consapevolezza, in cui le tradizioni si fondono per raccontare il Mediterraneo come un’unica, grande anima in movimento.
Biglietti disponibili su VivaTicket



Associazione Culturale “L’Intermezzo”
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