La storia della Sardegna si snoda tra invasioni, respingimenti, autodeterminazione e una cultura che nel corso dei millenni ha assunto molteplici sfaccettature. Qui, nel cuore dell’isola, in una città che ha dato i natali a una premio nobel, poeti, scrittori e intellettuali che hanno fatto conoscere Nuoro nel mondo, nasce l’associazione culturale l’Intermezzo. Il 1988 è la data del primo festival jazz in un luogo dove nessuno avrebbe puntato un centesimo, eppure, dopo anni di musica, progetti sul territorio, manifestazioni e cultura, siamo ancora qui alla scoperta di nuove forme d’arte e intrattenimento, dell’enogastronomia e la valorizzazione di ogni aspetto della nostra terra e delle sue potenzialità nel panorama internazionale.

Liberamente tratto dai testi di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, Reduci è uno spettacolo di teatro-canzone che intreccia musica, parole e ironia per riflettere sulla fragilità dell’uomo contemporaneo.
Ideato e interpretato da Maurizio Mezzorani (voce e chitarra) insieme a Andrea Turi (pianoforte e tastiere), Christian Manca (contrabbasso), Giuseppe Meloni (batteria e percussioni) e Tonino Macis (chitarre), lo spettacolo esplora il concetto di “ex”, di sopravvissuto ai propri ideali, a un mondo che ha perso i punti di riferimento politici e morali.
Attraverso le parole sempre attuali di Gaber e Luporini, da La libertà a Io non mi sento italiano, Reduci si fa ritratto lucido e disincantato di una generazione smarrita ma ancora capace di pensare, sorridere e resistere.
Un viaggio emotivo tra malinconia e satira, in cui la forza del teatro-canzone torna a essere strumento di consapevolezza e rinascita.

Padre e figlia, griot e custodi di una tradizione millenaria: Baba e Djana Sissoko incarnano l’anima viva della musica dell’Africa Occidentale. Provenienti da una lunga stirpe di musicisti e narratori maliani, intrecciano voce, kora, percussioni e racconto orale in un concerto che è rito, memoria e poesia.
L’incontro tra le loro voci e il suono della kora trasforma lo spazio in un luogo di connessione spirituale tra Africa e Mediterraneo, dove la parola si fa canto e il ritmo diventa preghiera.
Baba Sissoko, riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori ambasciatori della musica del Mali, e la figlia Djana costruiscono una performance che attraversa generazioni e culture, rinnovando l’arte del racconto sonoro africano con una sensibilità contemporanea.
Un’esperienza di rara intensità, in cui la tradizione si fa dialogo universale.

Giovane talento del jazz internazionale, la cantante e trombettista catalana Alba Armengou presenta il suo nuovo progetto Blancos y Grafitos, accompagnata dal chitarrista Vicente López e dal percussionista e cantante Tramel Levalle.
Nata a Barcellona nel 2002, cresciuta nella Sant Andreu Jazz Band, Armengou ha iniziato a suonare la tromba a cinque anni e a sedici ha inciso il suo primo disco, Joan Chamorro presents Alba Armengou. Dopo il successo di Susurros del Viento, il nuovo album conferma la maturità della sua scrittura, capace di fondere la canzone d’autore e il folklore latinoamericano in un linguaggio intimo e raffinato.
La sua voce limpida e la sua sensibilità musicale fanno di Alba una delle interpreti più promettenti della nuova scena jazz europea.
A introdurre il concerto ci saranno anche i giovani tenore di oniferi, che seguendo le orme dei padri ripercorrono a loro modo la tradizione: Antonio Pirisi (boche), Nicola Piredda(contra),Antonio Brau (bassu), Abramo Cardia (mesu boche)

Come da tradizione, Animanera Mediterranea culminerà nel suo appuntamento Gospel, che dal 19 al 27 dicembre porterà in giro per le strade di Orani, Dorgali, Nuoro e Lula due formazioni d’eccezione: Nathan Mitchell and the Voices of Inspiration, ensemble guidato dal poliedrico musicista statunitense e produttore jazz-soul, e il Florida Fellowship Super Choir, vincitore del concorso “How Sweet the Sound” e oggi tra i cori più acclamati degli Stati Uniti.
Il coro di Nathan Michell si esibirà anche il 22 dicembre all’Auditorium Isre di Nuoro, dalle 20:30.

Cantautore, chitarrista e autore di testi intrisi di ironia e malinconia, Sergio Caputo è una delle figure più originali della musica italiana dagli anni Ottanta a oggi.
Con l’album d’esordio Un sabato italiano (1983), Caputo ha rivoluzionato la canzone d’autore fondendo jazz, swing e pop in uno stile immediatamente riconoscibile, caratterizzato da un linguaggio brillante e cinematografico.
In oltre quarant’anni di carriera ha pubblicato dischi diventati culto — da Italiani mambo a Ne approfitto per fare un po’ di musica — collaborando con grandi musicisti e portando la sua musica sui palchi di tutto il mondo.
Il suo concerto a Nuoro sarà un ritorno alle origini, tra i brani che hanno segnato un’epoca e nuove composizioni che testimoniano una continua curiosità artistica.

Il Cala Gonone Jazz Festival nasce nel 1988 come progetto dell’associazione “Intermezzo Nuoro”.
Dal 1988, la manifestazione ha avuto il piacere di ospitare i più grandi esponenti del panorama jazz internazionale, italiano e locale godendo della commistione delle sonorità più disparate.

Il festival Animanera nato nel 1995 è un progetto della associazione Intermezzo di Nuoro. In questi anni l’associazione ha portato sui palchi di Nuoro nomi importanti del panorama musicale Internazionale spaziando dai vari generi Soul, Rock e Gospel.
Tutte le produzioni originali raccolte in immagini
In questa sezione trovate tutte le manifestazioni che non rientrano in un progetto specifico