La storia della Sardegna si snoda tra invasioni, respingimenti, autodeterminazione e una cultura che nel corso dei millenni ha assunto molteplici sfaccettature. Qui, nel cuore dell’isola, in una città che ha dato i natali a una premio nobel, poeti, scrittori e intellettuali che hanno fatto conoscere Nuoro nel mondo, nasce l’associazione culturale l’Intermezzo. Il 1988 è la data del primo festival jazz in un luogo dove nessuno avrebbe puntato un centesimo, eppure, dopo anni di musica, progetti sul territorio, manifestazioni e cultura, siamo ancora qui alla scoperta di nuove forme d’arte e intrattenimento, dell’enogastronomia e la valorizzazione di ogni aspetto della nostra terra e delle sue potenzialità nel panorama internazionale.

Compositore, pianista e docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari, Daniele Ledda presenta Clavius, un progetto che fonde arte sonora, sperimentazione e tecnologia.
Il titolo si riferisce a una famiglia di strumenti autocostruiti che ampliano e trasformano il concetto di “pianoforte preparato”, portandolo verso un’inedita dimensione di “strumento aumentato”. Attraverso la fusione di analogico e digitale, Ledda esplora nuove possibilità timbriche e percettive, creando paesaggi sonori che sfidano i confini tra acustico ed elettronico.
Clavius è stato presentato in festival e spazi internazionali — da Piano City Milano al Lem Festival di Barcellona, dal Museo Nivola al Karel Music Expo — confermandosi come uno dei progetti più originali della ricerca musicale italiana contemporanea.
Un concerto in cui sperimentazione e poesia convivono in perfetto equilibrio, trasformando ogni suono in gesto e materia.

Il pianista e compositore francese Adrien Brandeis, vincitore del Letter One Rising Stars Jazz Award e protagonista dei più importanti festival jazz internazionali, presenta un concerto in piano solo dal forte respiro melodico e contemporaneo.
Dopo il successo di Euforia e Meetings, Brandeis ha consolidato uno stile che fonde jazz moderno, world music e influenze latinoamericane, in una scrittura brillante e spontanea.
Ad affiancare la sua esibizione sarà la Compagnia Teatrale García Lorca, con lo spettacolo Vincent, ideato e diretto da Patrizia Viglino, che intreccia teatro, danza e musica in un omaggio poetico alla figura di Vincent Van Gogh.
In scena, la voce di Viglino e la danzatrice Cristina Tagliaverga, accompagnate dal pianoforte di Antonella Chironi e dal violino di Davide Pais, danno vita a un racconto visivo e musicale dedicato alla forza creativa e alla fragilità dell’artista olandese.
Un doppio appuntamento che unisce linguaggi e sensibilità, celebrando la bellezza del dialogo tra le arti.

Figura carismatica del rock italiano, Joe Perrino — al secolo Nicola Macciò — è una voce che ha attraversato più di trent’anni di musica tra band storiche, teatro e cinema. Dalla sua Cagliari ha portato la sua energia sui palchi di Londra, Roma e Milano, alternando progetti di grande intensità come Elefante Bianco, Operaio romantico e Canzoni di malavita.
Autore di diciotto dischi e interprete in otto film, Perrino ha trasformato il rock in un linguaggio teatrale, capace di unire ribellione e poesia.
In Racconti musicali, alterna brani, aneddoti e riflessioni sulla sua carriera, in un incontro intimo e sincero che rivela il percorso di un artista in continua metamorfosi.
Un evento che abbraccia musica e parola, ma anche impegno sociale, portando la sua arte all’interno del carcere di Badu e Carros per un momento di condivisione e ascolto collettivo.

“La musica che Sfida il Buio”
Uno spettacolo in 9 quadri tra musica, memoria e resistenza. Un appuntamento dedicato alle nuove generazioni del jazz sardo, con l’Orchestra Jazz del Liceo S. Satta di Nuoro, che eseguirà composizioni arrangiate dal maestro Giorgio Cùscito.
Un ensemble che incarna la vitalità e la passione della didattica musicale in Sardegna fondendo brani di tradizione swing, improvvisazione e video storici dell’epoca. A fare da Trade d’Union saranno i testi originali che l’Attrice Monica Corimbi ha cucito egregiamente su musica e immagini.
L’incontro tra questi elementi diventa così un vero e proprio laboratorio sonoro, visivo e teatrale carico di energia e di memoria.
Una celebrazione della formazione musicale e della creatività studentesca, espressione autentica del valore educativo della musica d’insieme in cui l’Associazione Intermezzo ha sempre creduto, sostenendo i progetti tramite iniziative e produzioni originali.

Liberamente tratto dai testi di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, Reduci è uno spettacolo di teatro-canzone che intreccia musica, parole e ironia per riflettere sulla fragilità dell’uomo contemporaneo.
Ideato e interpretato da Maurizio Mezzorani (voce e chitarra) insieme a Andrea Turi (pianoforte e tastiere), Christian Manca (contrabbasso), Giuseppe Meloni (batteria e percussioni) e Tonino Macis (chitarre), lo spettacolo esplora il concetto di “ex”, di sopravvissuto ai propri ideali, a un mondo che ha perso i punti di riferimento politici e morali.
Attraverso le parole sempre attuali di Gaber e Luporini, da La libertà a Io non mi sento italiano, Reduci si fa ritratto lucido e disincantato di una generazione smarrita ma ancora capace di pensare, sorridere e resistere.
Un viaggio emotivo tra malinconia e satira, in cui la forza del teatro-canzone torna a essere strumento di consapevolezza e rinascita.

Il Cala Gonone Jazz Festival nasce nel 1988 come progetto dell’associazione “Intermezzo Nuoro”.
Dal 1988, la manifestazione ha avuto il piacere di ospitare i più grandi esponenti del panorama jazz internazionale, italiano e locale godendo della commistione delle sonorità più disparate.

Il festival Animanera nato nel 1995 è un progetto della associazione Intermezzo di Nuoro. In questi anni l’associazione ha portato sui palchi di Nuoro nomi importanti del panorama musicale Internazionale spaziando dai vari generi Soul, Rock e Gospel.
Tutte le produzioni originali raccolte in immagini
In questa sezione trovate tutte le manifestazioni che non rientrano in un progetto specifico